mercoledì 19 marzo 2014

NOI CREDEVAMO


L’altra sera stavo vedendo il film “Noi credevamo”. 
Un bel film sul Risorgimento italiano.
Ad un certo punto del film alcuni dei protagonisti vengono arrestati dai Borboni e portati in carcere.
Siamo nel carcere, i reclusi si stanno preparando per mangiare e nel far ciò uno di essi si mette a grattare un pezzo di formaggio.
Il rumore di tale “grattata” insospettisce le guardie che avvisano il comandante del carcere. Questi fa suonare una campanella d’allarme e fa condurre i carcerati in un patio facendo assumere alle proprie guardie la posizione del plotone d’esecuzione.
I carcerati si trovano ora affiancati l’un l’altro e addossati ad un muro.
Il comandante del carcere offre loro una via di scampo intimando di dire “Viva ‘o re” ma nessuno profferisce tali parole eccetto lui.
Il comandante ci riprova reiterando più volte “Alluccate Viva ‘o Re” ma nessuno dei carcerati coglie quell’occasione per aver salva la vita.
Il plotone oramai schierato si appresta a fare fuoco…per fortuna dei carcerati le guardie, ovviamente sotto l’ordine del comandante, sparano in aria.
Nel vedere questa scena mi è venuto, non so perché, naturale fare una sostituzione dei nove carcerati con nove odierni rafadalisi.
Ebbene: il plotone non avrebbe sparato.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Troppo criptico...!
Francesco Romano

josè ha detto...

A me è parso cristallino...era una considerazione generale...non identificativa! Un abbraccio.
Josè