martedì 27 marzo 2007

Il teatro dei quaraquaquà

..finalmente il carro arrivò!
Il conduttore del carro era un omino più largo che lungo, tenero e untuoso come una palla di burro, con un visino di mela di rosa, una bocchina che rideva sempre e una voce sottile e carezzevole come quella di un gatto che si raccomanda al buon cuore del padrone di casa.
Tutti i ragazzi appena lo vedevano ne restavano innamorati e facevano a gara nel montare sul suo carro per essere condotti da lui in quella vera cuccagna conosciuta nella carta geografica come paese dei balocchi.
Cari lettori di Ad Est, avete capito che bel mestiere faceva l’Omino???
Questo brutto mostriciattolo raccoglieva con promosse e moine tutti i ragazzi senza lavoro, li caricava sul suo carro e li conduceva nel paese dei balocchi, perché passassero tutto il loro tempo a sognare dispensando speranze ed illusioni lavorative.
Peccato però che il nostro omino, bravo quando David Copperfield, trasformava quei bravi ragazzi illusi,carpendone la buona fede, in tanti sognatori e li teneva soggiogati al voto.
E così, utilizzando la magia, aveva fatto il fior fiore dei quattrini.
Ma quella contentezza durò poco, perché sentì nel paese qualcuno che fece:"Crì-crì-crì!""Chi è che mi chiama?" disse l’Omino tutto impaurito."Sono io!"L’omino si voltò e vide un grosso Grillo che saliva lentamente dalla piazza del paese."Dimmi, Grillo: e tu chi sei?"
Io sono il Grillo-parlante, ed abito in questo paese da più di cent'anni.""Oggi però questo paese è mio, disse l’omino, e se vuoi farmi un vero piacere, vattene subito, senza nemmeno voltarti indietro.""Io non me ne andrò di qui, rispose il Grillo, se prima non ti avrò detto una gran verità.""Dimmela e spìcciati.""Guai a quei burattini che hanno governato opprimendo il popolo e la gente onesta sottoponendola al ricatto! Non avranno mai bene in questo mondo; e prima o poi dovranno pentirsene amaramente.""Taci, Grillaccio del mal'augurio!" gridò l’Omino.Ma il Grillo, che era paziente e filosofo, invece di aversi a male di questa impertinenza, continuò con lo stesso tono di voce:"E se non ti garba la democrazia, perché non impari almeno un mestiere, tanto da guadagnarti onestamente un pezzo di pane?"
Vuoi che te lo dica?" replicò l’omino, che cominciava a perdere la pazienza. "Fra tutti i mestieri del mondo ce n'è uno solo che veramente mi vada a genio.""E questo mestiere sarebbe?...""Quello di mangiare, bere, dormire, divertirmi e fare dalla mattina alla sera la vita del vagabondo.""Per tua regola, disse il Grillo-parlante con la sua solita calma, tutti quelli che fanno codesto mestiere finiscono sempre all’ospedale o in prigione."Grillaccio del mal'augurio! Tu cosa proponi alla tua gente?
"Io vivo la piazza e utilizzando le armi della trasparenza e dell’onestà, percorro insieme alla gente le strade del paese per cercare di costruire un altro mondo possibile aiutando uomini, donne, giovani, i senza tetto, i migranti e combattendo con questa gente come meglio possiamo la mafia che porta alla rassegnazione di chi chiede come un favore, in cambio del voto, tutto ciò di cui ha pienamente diritto.
"Bravo grillo!! anche se non mi garba mica la democrazia !!!..io sono per un paese di pasta, pane e picciuli..sono favorevole alla costruzione del paese dei balocchi e degli allocchi!…..
..che bischero che sei grillo, sembri proprio un bravo rivoluzionario!"
Grillo: "Io sono uno come tanti, sono un uomo di proprietà dei cittadini"..
Note: "La storia dell’omino, dei ciuchini e del grillo" non fa riferimento a fatti realmente accaduti; è pura fantasia della mia mente, di Pinocchio e di mastro Geppetto..se trovate qualche riscontro nei vostri pensieri… bene!.. dedicatevi una riflessione attenta.

Un appello a tutti i cittadini:
Abbiamo bisogno che voi, veniate in massa a vivere con noi questa primavera di passione politica: contadini, operai, intellettuali, artisti, gente di spettacolo, persone oneste.. Venite con noi in piazza a parlare con la gente, a tenere comizi in piedi sulle sedie, a sgolarci dai megafoni delle automobili ma soprattutto a lottare insieme per la conquista della dignità umana nel rispetto dei valori più importanti della vita: l’amore, il rispetto reciproco, i diritti e la libertà.
La nostra primavera è cominciata: il 13 e 14 maggio fai una scelta democratica e libera, vota una persona che ti è stata accanto per tanti anni, capace e coerente, corretta e onesta, vota GIANFRANCO GUELI come sindaco di questo paese.


Voto democratico: universale, libero, uguale, diretto, segreto e significativo
"Parola di grillo"

"Osservo la mia onda, movimento libero nel vuoto"
Alessandro Gueli

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