mercoledì 19 settembre 2007

Attraverso una lettera aperta, il commissario provinciale dei Verdi, Calogerchè, si rivolge a Silvio Cuffaro, sindaco di Raffadali, per invitarlo a protestare contro il Piano Regionale dei Rifiuti.

Egregio Sig Sindaco Silvio Cuffaro,

quando due settimane fa mi sono dimesso da assessore della giunta Zambuto, aveva pubblicamente plaudito, non per il gesto politico, ma perchè - ha suo dire - finalmente Zambuto si liberava dalla condizione di controllo sulle questioni che riguardano l'Ato rifiuti e l'Ato idrico. Non ho voluto rispondere a quella nota per evitare polemiche personali, ma oggi, la notizia che Lei intenderebbe rimettere il proprio mandato nelle mani del Prefetto di Agrigento per protestare contro l'aumento della tariffa del conferimento in discarica, mi ha troppo meravigliato per non entrare nella discussione perciò mi sono deciso ad esternarLe la mia meraviglia e, nello stesso tempo, il mio plauso per essersi accorto, meglio tardi che mai (sperando che non faccia il gioco delle parti), del danno che si procurerà ai comuni e soprattutto ai cittadini che saranno costretti a pagare una tassa aggiuntiva.E' dal 2004 che vado sostenendo che la causa principale degli aumenti delle bollette Tarsu, ora Tia, è dovuta soprattutto all'eccessivo costo del conferimento dei rifiuti in discarica, costo stabilito dal governatore Cuffaro quando è stato approvato il Piano regionale dei Rifiuti nel 2003, che si adegua automaticamente in aumento (si è partiti nel 2004 da un minimo di 68 euro più iva a tonnellata sino a 78 euro più iva, più la tassa post mortem della stessa discarica); il tutto per coprire il costo del ciclo integrale dei rifiuti, compreso l'inceneritore che si vuole realizzare dentro l'alveo del fiume PLATANI, mentre la raccolta differenziata, l'unico sistema che potrebbe abbattere i costi e le tasse ai cittadini, continua ad essere la cenerentola del ciclo integr ale dei rifiuti: basta vedere che siamo ancora inchiodati sotto il 5% e ciò rende la raccolta differenziata un elemento molto secondario del piano, tanto che nel nuovo appalto che l'Ato Gesa Ag2 si appresta ad avviare la sola novità riguarda qualche cassonetto dei rifiuti colorato .Da quanto ho detto, egregio Sindaco Silvio Cuffaro, Lei può ben capire che per essere veramente concreti è necessario, anzi vitale, passare dalle parole ai fatti, perciò non bastano i proclami, invece per avere credibilità nei confronti della sua cittadinanza bisogna lanciare un messaggio forte e chiaro al governo regionale che pu? venire unendosi agli altri sindaci della nostra provincia e di tutta la Sicilia nella battaglia contro il Piano regionale dei Rifiuti voluto e sostenuto dal presidente Toto Cuffaro.Se Lei pensa che una azione di un singolo sindaco (per il solo fattoche conviene politicamente) possa far ritirare il decreto di aumentodella tariffa di conferimento in discarica e far ritornare tutto come prima si sbaglia, perchè chi gestisce la discarica di Siculiana e il relativo trattamento, cioè la ditta Catanzaro, dalla sua parte ha lalegge, il contratto e quant'altro fatto proprio da suo fratello Totò, Presidente della Regione, e non mi pare che il Presidente Cuffaro rinunci facilmente al grande giocattolo dei rifiuti per coprire l'avvenire politico del fratello Sindaco del paese natale, salvo un ripensamento derivato magari dai pellegrinaggi estivi .Con ciò egregio Sindaco Silvio Cuffaro La invito a partecipare alla manifestazione di sabato prossimo 22 settembre a Palermo per protestare contro il piano regionale dei rifiuti di Totò Cuffaro.

Calogero Miccichè
Il nostro Sindaco aveva detto:


È una vera e propria dichiarazione di guerra, quella che il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, ha lanciato nei confronti dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente. Cuffaro, in particolare si scaglia contro il decreto del luglio scorso riguardante l'aumento della tariffa di smaltimento di rifiuti non pericolosi, da conferire nella discarica di Siculiana, sita in contrada Matarano. Il decreto aumenta in maniera sconsiderata ed eccessiva la tassa per il conferimento in discarica con effetto retroattivo, a partire da novembre del 2004. Tutto ciò verrebbe a incidere pesantemente sulle tasche dei cittadini, in quanto le varie amministrazioni comunali, per recuperare le somme dovute, saranno costrette ad aumentare la cosiddetta TARSU e cioè la tassa sullo smaltimento dei rifiuti. Cuffaro si è detto pronto a dare battaglia con tutti i mezzi a disposizione. “Sono pronto anche a rimettere il mio mandato nelle mani di S.E. il Prefetto di Agrigento e se necessario scenderò in piazza a manifestare assieme ai miei concittadini per risolvere questa incresciosa e spiacevole vicenda. È vergognoso – aggiunge indignato il sindaco - che sulle tasse che gravano sui cittadini per i servizi erogati dai comuni, si facciano delle gratuite speculazioni”. Il sindaco incalza e chiede che l'ATO intervenga tempestivamente e in modo responsabile sull'argomento tariffa di smaltimento rifiuti, impugnando il decreto dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente. Chiede inoltre all'ATO di invitare preventivamente i sindaci facenti parte dell'ambito, ogniqualvolta siano in discussione provvedimenti o argomenti che riguardino aumenti della tariffa. Auspica inoltre che vengano comunque sentiti tutti i sindaci dei Comuni interessati e venga fatta un'attenta analisi in contraddittorio sui costi e sul piano finanziario redatto e presentato unilateralmente dalla ditta che si occupa dello smaltimento dei rifiuti. Appare infine eccessiva e comunque non giustificata la quota attribuita al comune di Siculiana a fronte di una prestazione non meglio specificata. Ci si augura che questo principio non venga adottato analogamente in altri settori o servizi quali ad esempio l'approvvigionamento idrico da parte dei comuni titolari di sorgenti che erogano servizi primari alla collettività. “Credo sia dovere e responsabilità di ogni sindaco – conclude Silvio Cuffaro – intervenire sulla vicenda, in difesa delle “tasche” dei cittadini che, altrimenti, si vedrebbero gravati di un'ulteriore balzello di cui tutti faremmo volentieri a meno”.


Salvo Di Benedetto

1 commenti:

Anonimo ha detto...

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